Questa riflessione si pone in dialogo con l’esperienza delle «nuove» forme di vita consacrata. Esse, pur rientrando nel grande ombrello della vita consacrata, non si definiscono «vita religiosa». Sono istituti nati, per di più, nel secolo scorso, quindi, relativamente «nuovi». Per questa caratteristica di una storia breve, alcuni di loro soffrono del difficile passaggio «da una fase fondazionale a una di “istituzionalizzazione”…
La diversità di vocazioni unite dallo stesso carisma è un’altra caratteristica di queste famiglie: una grande ricchezza che si sviluppa proprio sulla differenza che aspira alla comunione, con le sue difficoltà e risorse.
Leggi qui l’articolo sulla rivista Testimoni di giugno 2024.